VIAREGGIO.  Per qualcuno, più che un allenatore, è un mago. Perché ha trasformato radicalmente il Viareggio, dandogli un’identità vincente in soli tre mesi, ma, soprattutto, portandolo alla salvezza.

Stefano Cuoghi non si nasconde nella falsa modestia, ma si prende il merito di un così importante traguardo, senza dimenticare, ovviamente, chi lo ha aiutato in questo cammino: “Abbiamo fatto 26 punti in 13 partite, direi che è un bel ruolino di marcia. Questo traguardo è da condividere con tutti, anche con chi ha lavorato nell’ombra. La squadra ha dimostrato di avere qualità importanti e sappiamo bene che se queste non ci sono è difficile fare risultato. Qui c’era una buona base che ci ha permesso di lavorare ottimamente”.

Paura dopo l’1-0 del Monza? Neanche a parlarne: “Avevo già detto che la differenza tra chi gioca per non perdere e chi gioca per vincere sta nel guardare sempre il bicchiere mezzo pieno. Noi, anche in quel momento, eravamo salvi”.

E sul suo futuro, Cuoghi è possibilista, ma non dà sicurezze: “Di certo c’è solo la morte. Il resto può variare. Io qui sono contento, mi diverto quando alleno questa squadra. Se per l’anno prossimo c’è un discorso valido, senza dover smantellare la rosa se ne può parlare. Cambiare 20 giocatori ogni anno non è facile: noi abbiamo dei giovani e dei giocatori esperti molto forti. Secondo me con poco si può gare un discorso di raggio maggiore”.

 

(Visitato 10 volte, 1 visite oggi)
TAG:
calcio cuoghi lega pro monza play-out prima divisione viareggio

ultimo aggiornamento: 27-05-2012


VIAREGGIO, SI FA FESTA TUTTA LA NOTTE: LA SQUADRA SI SCATENA AL SEVEN APPLES

VIAREGGIO, DINELLI SE LA PRENDE CON ISPETTORI DI LEGA E STEWARD: “NON MI HANNO FATTO ANDARE A FESTEGGIARE CON LA SQUADRA”